Primo alberello, primo tutorial

Buon martedì, ragazze! Io sono appena rientrata da un giro di commissioni, diciamo burocratiche. Odio occuparmene. Trovo sempre impiegati arroganti e poco gentili, che si credono onniscienti perché loro sanno come va compilato un certo documento e tu no  e ti guardano con aria di sufficienza, quasi scoraggiati di fronte a questo popolo di ignoranti, che non comprende la necessità assoluta di scorrazzare un foglio da un capo all’altro dell’edificio, da un ufficio all’altro, per seguire l’iter. Io odio l’iter! Ecco!

E invece amo decorare! Ecco cosa amo! Vorrei vederlo quell’impiegato lì con la pistola a caldo!

Tornando a noi, questo è il momento dell’anno in cui i miei neuroni cominciano a mandare al cervello impulsi luminosi… intermittenti con tanto di sottofondo musicale… e non riesco a non sentirmi eccitata ad ogni giorno che passa. Allora devo fare, fare, fare, senza sosta, per dare una valvola di sfogo a tutta la frenesia che provo.

Mi piacciono molto gli alberelli fatti con squame di pigna, non so se avete presente. Io ho qualche ghirlanda fatta così. Realizzarli è molto semplice, basta munirsi di pigne e di pazienza ed incollare ad una ad una le squame intorno ad un cono di cartone. Oppure si possono fare con la carta o meglio con il cartone, sempre con lo stesso principio. Si ritagliano dei rettangolini con un’estremità tonda e si incollano al cono. Pittura e glitter faranno il resto!

Questi due alberelli che vedete invece sono fatti di carta da pacco  e hanno un’ITER molto veloce e semplificato. Io sono sempre alla ricerca di scorciatoie, è la mia caratteristica, e ho pensato ad una specie di lavorazione in serie.

  

Ho piegato la carta su se stessa, ho disegnato la sagoma delle squame allineate e le ho ritagliate, ottenendo così una lunga striscia dal bordo ondulato. Ne ho fatto naturalmente più di una.

  
      
Ho creato qualche piega sulla striscia e l’ho incollata al cono, girandogli intorno fino ad arrivare alla cima.
            
A questo punto, potrebbero esserci delle parti non perfettamente coperte. Basta ritagliare qualche squametta, arricciarla sempre sulla punta e incollarla dove serve.
    

Il tocco finale, come ho detto prima, è dato dalla pittura e dai glitter. Io ho colorato solo le punte. Poi, sempre solo sulle punte,  ho passato col pennellino la colla vinilica e fatto cadere a pioggia i glitter.

  


Spero di avervi ispirato.

{Carmen}