Vi mostro delle immagini particolari di un passato molto lontano, quando a scuola si imparava anche a cucire e ricamare o forse soprattutto quello, perché le bambine sarebbero diventate esclusivamente mamme e donne di casa.
Questo è un libro di testo per classi femminili del 1923. Il titolo è emblematico, il sottotitolo inquietante, direi.
Questa è l'introduzione del libro. Un augurio alle giovani ragazze e un invito ad imparare "...con amore ogni genere di lavoro, che sarà fecondo delle più soavi soddisfazioni".
Ogni pagina del libro è un prezioso insegnamento sui punti di cucito (punto a filza, impuntura, sottopunto, ribattitura, sopraggitto), sui modelli degli abiti femminili da giorno e delle camicie da notte, sugli orli a giorno, sul tanto osannato rattoppo o rammendo, sulle crespe (cioè le arricciature fatte ad ago di polsini, cinture, balze), sui punti di ricamo... Qui di sotto potete vedere ad esempio la lezione dedicata al punto inglese.
Il punto croce ha una posizione di tutto rispetto, indispensabile per marcare la biancheria. Operazione questa che deve essere sempre fatta. "Tutta la biancheria, sia quella da tavola e da letto, che quella personale, deve essere marcata con una o due iniziali, o con un monogramma. Il nome intero da battesimo della persona a cui appartiene si può fare nelle camicie, sulla cintura delle mutande, sui fazzoletti".
Guardate che amore questa lezione sulle cuffiette. Spero si legga la definizione che ne viene data. E' poetica e dolcissima.
Poi alcuni motivi da ricamare a punto erba o punto croce, con tanto di indicazione della fonte dello schema. Uno è stato copiato da una pittura al museo di Napoli, uno dai dipinti cretesi, un altro dal fonte battesimale di Pisa...
Vi riporto l'augurio e saluto finale:
Io vi saluto, buone, solerti lavoratrici: vi saluto con affetto d'insegnante e con tenerezza di madre: vi abbraccio col pensiero, laboriose giovanette, sorriso delle vostre famiglie, orgoglio della vostra terra, soavi promesse del futuro, come aulenti bocciuoli di rose baciati dal raggio del sole smagliante d'Italia.
Carmen
Bello e anche prezioso :-)
RispondiEliminaciao Carmen
Che capolavoro..........
RispondiEliminada tener ben stretto!
baci
Ciao Carmen, grazie mille per avermi fatto visita, e per i complimenti che mi fanno davvero piacere!
RispondiEliminaDevo dire che anche per me scoprire il tuo blog è stata cosa piacevolissima, perchè è veramente bellissimo e tu sei bravissima, che lavori magnifici!
Complimenti per tutto, passerò spesso a farti visita e ti inserirò tra i blog amici!
A presto,
Elena
Leggere quelle parole fa sorridere....ma saper fare tutte quelle cose da sì delle "soavi soddisfazioni";o))))
RispondiEliminaCiao cara!
Anto:o)
E' stata una piacevole sorpresa scoprire il tuo blog......sono venuta a sbirciare dopo che mi hai lasciato un commento.....quante belle cose ho visto e spero di vedere in futuro! Bello il libro retrò...mi piacciono da impazzire queste cose antiche, un mondo dove io ero piccolina ma mi è rimasto nel cuore.....forse perchè la mia dolce nonnina materna faceva questi lavori e me li ha fatti amare.....
RispondiEliminaGrazie tante dei complimenti.
A presto
Angela
Ma dove l'hai trovata questa meraviglia? Pensa che nella cantina della nonna di mio marito avevo trovato un libro simile ma dava consigli per le pulizie di casa : ((((
RispondiEliminaGRAZIE CARMEN dei deliziosa!!!
RispondiEliminaSon tornata e il mio blog per ora rimane chiuso per ferie, sono un pochino incasinata e per ora non pubblico.
Ma ti seguo con affetto tranqui!!
Bacioni Mrita
Che bella testimonianza! Sicuramente quelli erano eccessi nei confronti delle fanciulle dell'epoca, ma da un certo punto di vista, visti i nostri ritmi frenetici di oggi,mi fanno provare anche un pochino di invidia, nel senso buono del termine, si intende.
RispondiEliminaConserva gelosamente questo cimelio e tanti complimenti per il tuo blog.
Mariagrazia
che splendore, rido ancora per i lavori donneschi :-)
RispondiEliminagrazie per avercelo mostrato.
baciotti
giò