Conservare le castagne

Buone le castagne! Peccato che dopo novembre non se ne trovino più sui banchi della frutta. Io se volete ho da consigliarvi due modi di fare arrivare queste piccole delizie dell'autunno fino a Natale.

Il primo metodo è il congelamento: Sembra scontato ma fino ad un paio di anni fa io non ci avrei pensato. Poi mi è capitato di provare e da allora preparo sempre qualche bustina da congelare, perché vengono fuori  perfette.

Le lavo, immergendole in acqua e scarto quelle che vengono a galla perché non sono buone, le risciacquo, le asciugo accuratamente e le incido sulla gobbetta come se volessi farne delle caldarroste.

Poi le metto nei sacchetti e le congelo. Quando vi serviranno, vi basterà tirarle fuori e senza lasciarle scongelare, metterle direttamente in padella o in forno per la cottura. 

Il secondo metodo dalla mie parti si chiama "curatura delle castagne" e consiste nel tenerle in ammollo per nove giorni in una bacinella in acqua fredda. Nei primi quattro giorni si cambia per metà l'acqua della bacinella e nei successivi cinque si rinnova tutta l'acqua. Io segno sul calendario in cucina queste tappe, in modo che la mattina so cosa fare senza dover stare lì a contare i giorni. Un altro consiglio che vi posso dare è di mettere sulla bacinella come coperchio uno spargifiamma, in modo da poter scolare facilmente l'acqua all'interno. Al termine dei nove giorni, si scola tutta l'acqua e si adagiano le castagne su un canovaccio per farle asciugare. Quando saranno perfettamente asciutte, si possono riporre all'interno di un sacchetto di stoffa in luogo asciutto. Sarà come mangiare delle castagne fresche. 

E voi, conoscevate questi metodi di conservazione o ne avete qualcun altro da suggerire? 

Buona giornata, gente!

A presto

Carmen