domenica 8 marzo 2020

Cosa mi sta insegnando il coronavirus

Buona domenica!
E' tanto che non scrivo. Lo ammetto senza difficoltà: il momento che stiamo vivendo mi atterrisce. Sono una persona abbastanza serena e positiva e vedo sempre rosa anche laddove chiunque intorno a me è negativo. Ma questa faccenda del Coronavirus mi ha preoccupata da subito e ho sentito il bisogno di informarmi continuamente: telegiornali e speciali sui canali di informazione, storie di alcuni profili instagram come quello di Roberta Villa o La somma e il totale che si sono impegnati a fare chiarezza... Insomma tutto quello che potevo assorbire sull'argomento. Non mi sono fatta prendere dal panico, non ho comprato le mascherine, né ho cambiato più di tanto la mia spesa in fatto di detergenti e disinfettanti. Ho semplicemente gradualmente preso coscienza di una realtà seria che andava affrontata con cautela e responsabilità. Fin quando le scuole e le università sono state aperte i miei figli ci sono andati, ma ad esempio già da prima ho chiesto loro di non festeggiare il carnevale in piazza.  Le fasce d'età più sofferenti in questo momento, per me, sono due: oltre a quella degli anziani che abbiamo visto essere i più deboli rispetto a questo virus, c'è quella degli adolescenti-ragazzi che soffrono tantissimo a sottostare alle restrizioni del momento perché per loro l'evasione da casa, il raggruppamento, il contatto fisico sono un'esigenza fondamentale al pari di quella di nutrirsi. Da mamma, faccio fatica a ottenere la collaborazione di mio figlio diciassettenne su alcune cose, ma come noi mamme siamo abituate a fare, tengo duro perché ho la responsabilità verso gli altri membri più esposti della società e della mia famiglia, e cerco come posso di indorargli la pillola. 
Una cosa è certa: questa crisi mi sta insegnando tanto.
Mi ha insegnato che è bellissima la libertà. Stare in casa non mi pesa. Io adoro vivere la mia casa: mi basta un libro o il ricamo o l'uncinetto per essere felice. Ma il fatto di poter riporre tutto lì quando vuoi e di poter uscire e incontrarsi con gli amici in piazzetta o mangiare una pizza in compagnia o fare shopping al centro commerciale o andarmene a vedere un film al cinema è qualcosa a cui non avevo mai veramente pensato come ad un dono, come a una fortuna. E' invece è proprio così. Viaggiare, muoversi, girare per il mondo: che ricchezza sconfinata abbiamo sempre avuto tra le mani, senza rendercene conto. 
Mi ha insegnato che è bello poter toccare le persone, baciarle, abbracciarle. Sono salernitana e qui al sud il contatto fisico è una necessità della comunicazione. Ieri sera sono stata a casa di mio fratello e non ho dato neanche un bacino a mio nipote. Non solo: se lui si avvicinava troppo, io mi ritraevo. Ma vi rendete conto che pur essendo il mondo così grande, noi abbiamo da sempre scelto di vivere uno accanto all'altro? E adesso ci accorgiamo che nelle nostre città, per le nostre strade, nei negozi, negli uffici pubblici, nei cortili o nelle scale dei nostri condomini non c'è abbastanza spazio per vivere ad una distanza di quasi due metri l'uno dall'altro. Perché la distanza non ci è mai servita. A noi umani serve la vicinanza.
Quando tutto sarà finito, la nostra vita di sempre, fatta di libertà di movimento, di abbracci per strada, di feste e concerti, di baci ai nostri nipotini ci sembrerà il paradiso. Ecco la lezione più grande che ci darà questo dannato virus che sta mettendo in ginocchio il nostro paese e tutto il mondo. Abbiamo per le mani così tanta felicità che ci sembra normalità solo perché è sempre qui, alla nostra portata ogni giorno, ogni secondo di ogni giorno. 
Giuro che d'ora in poi me ne accorgerò!
Carmen


22 commenti:

  1. Il Coronavis , con le sue limitazioni, sta insegnando tanto , sta insegnando ad aprezzare piccole cose , che una volta erano normali ed ora non possiamo più fare: un bacio, un abbraccio, una serata in compagnia, una pizza insieme... Io vivo in Lombardia, da oggi zona rossa, sono ansiosa ma non penso di essere particolarmente a rishio, sono in pensione da pochi mesi ed esco poco, ora solo per la spesa. Tuttavia tutto questo bombardamento di notizie mi sta facendo paura, da oggi non mi posso più recare nel mio piccolo appartamento sulle montagne del Piemonte, ma non posso neanche andare nelle cittadine vicine. Pazienza, passerà!! SAluti.

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    1. Si, Mirtillo, passerà. Ci siamo rialzati tante volte, lo faremo ancora. Come dici tu, ci vuole pazienza e poi tutto tornerà alla nostra amata normalità.
      Un bacio enorme

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  2. Ci accorgiamo del valore delle cose e delle persone solo quando vengono a mancare. Buon 8 marzo.

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    1. Quanto è vero, Verbena! L'importante è imparare da queste mancanze.
      Un bacio

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  3. Siamo sempre stati fortunati e tutto ciò che abbiamo lo abbiamo sempre dato per scontato. Avere a che fare con un essere non conoscibile e sfuggente ci fa rendere conto della nostra fragilità, individuale e collettiva. Speriamo di non perdere l'occasione di imparare da questa triste e drammatica storia. Saluti belli e auguri.
    sinforosa

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  4. Una crisi può e deve essere l'occasione di cambiare e migliorare il mondo e le nostre vite.
    Un bacio

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  5. parole bellissime le tue, come sempre. riflessioni molto profonde. concordo in tutto. io poi sono una professoressa, e non ti dico adesso quanto mi manca la scuola come luogo di aggregazione, di scoperta, di crescita,di gioia negli incontri.... bacioni. speriamo finisca presto. titty p. da bari

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  6. Ciao Titty, speriamo e preghiamo che tutto si risolva per il meglio e che presto la scuola possa tornare ad essere il bellissimo posto che tu hai descritto. Un abbraccio virtuale

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  7. Condivido ogni tua singola parola!

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  8. Totalmente de acuerdo contigo, aquí en España sabes que tenemos un caracter muy parecido a los italianos muchos pensamos como tu. Basta que pase o que se nos prohíba algo para saber lo importante que es. Espero que pase pronto y salgamos los humanos más reforzados

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  9. E' proprio come dici, cara Carmen: ci si accorge del valore delle cose quando...non ci sono! La situazione è davvero grave e seria, non va sottovalutata! Ed è così duro dover rispettare le regole che ci consentiranno di riprenderci e guardare oltre. Ma intanto la batosta è notevole, soprattutto per le vite perse ma anche il risvolto economico purtroppo ha il suo gran peso.
    Ce la faremo. Ce la faremo.
    Un abbraccio, ovviamente virtuale
    Susanna

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  10. Condivido ogni tua parola: pur apprezzando lo stare in casa e la possibilità di prendermi ritmi diversi, non nascondo la preoccupazione per il particolare momento che stiamo vivendo... ognuno di noi deve assumersi la responsabilità delle proprie azioni, per sè e per gli altri... ma voglio pensare in positivo: andrà tutto bene!
    Buona giornata!
    Rita

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    1. Mai come adesso, dipende tutto da noi. Saremo forti e ne usciremo!

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  11. Liebe Carmen,
    ich glaube auch, dass das Virus uns lehrt, Dinge wieder aus einer anderne Sichtweise zu betrachten ! Du hast so schön geschrieben !
    Ich habe schon mal Bücher und Handarbeitsmaterialein bereitgelegt.
    Ich drücke dich,
    bleib gesund,
    liebe Grüße
    Gabi

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    1. Danke Gabi,
      è un momento difficile ma se siamo uniti ce la faremo!

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  12. Sono d'accordo! Anch'io penso che questa situazione sarà anche un'opportunità per imparare. Forse ci farà sentire più uniti, ci farà capire che siamo tutti "connessi" profondamente gli uni agli altri.

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    1. Vero Pia, speriamo passi presto. Ci sono state già così tante perdite!!!

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